
Nel panorama imprenditoriale del 2026, assistiamo a un paradosso inquietante: le aziende hanno più strumenti tecnologici di sempre, eppure faticano più che mai a crescere. I cicli di vendita si sono drammaticamente allungati, i costi di acquisizione clienti sono schizzati alle stelle, e la maggior parte degli imprenditori si trova intrappolata in una guerra al ribasso sui prezzi che erode sistematicamente la redditività.
I dati parlano chiaro: oggi serve il 22% di tempo in più per chiudere un progetto rispetto al passato. Due mesi aggiuntivi che possono fare la differenza tra raggiungere il milione di euro o rimanere bloccati sotto questa soglia psicologica.
La domanda che ogni imprenditore dovrebbe porsi non è "Come vendo di più?" ma "Il mio modello di business è ancora adeguato al mercato di oggi?"
Se sentite i vostri commerciali giustificare la mancata vendita con frasi come "il cliente ha scelto il concorrente perché costava meno" o "non era il momento giusto", state assistendo ai sintomi di un problema molto più profondo: il vostro modello di business non è più allineato con le aspettative del mercato.
I clienti oggi impiegano più tempo a decidere non perché sono più esigenti, ma perché mancano di fiducia. Sono bombardati da offerte che sembrano tutte uguali, da fornitori che promettono le stesse cose, e quando non riescono a percepire una differenza reale, l'unica leva che resta è il prezzo.
"Non si vende per il prezzo più basso. Ogni volta che un venditore agisce sul prezzo, sta semplicemente compensando la mancanza di fiducia da parte del cliente. Ma questa strategia risulta sempre perdente, perché il cliente pensa: 'anche l'altro fornitore mi ha detto la stessa cosa'."
Il marketing tradizionale fa fatica a generare nuovi lead qualificati. I costi delle campagne pubblicitarie sono aumentati vertiginosamente, e la maggior parte delle aziende fatica a spiegare in modo convincente perché dovrebbero essere scelte rispetto alla concorrenza. Tendenzialmente, tutti fanno la stessa cosa ed è sempre più difficile competere.
Il 2026 segna uno spartiacque fondamentale: è l'anno in cui l'intelligenza artificiale dominerà il mercato attraverso elementi che differenziano concretamente l'offerta. Non parliamo di AI come buzzword o di chatbot generici, ma di agenti intelligenti che ottimizzano i processi aziendali creando un vantaggio competitivo misurabile.
Tutte le aziende che vogliono superare il milione di euro dovranno introdurre l'intelligenza artificiale nel proprio modello operativo. Non per moda, ma per necessità economica: i margini si sono ridotti, i costi sono aumentati, e l'unico modo per mantenere la competitività è attraverso l'efficienza operativa.
Il Protocollo Automazione AI™: Un Approccio Strutturato alla Trasformazione
Brain Computing abbiamo sviluppato il Protocollo Automazione AI™, una metodologia che non si limita a "mettere l'AI dentro l'azienda", ma ripensa i processi partendo dal modello di business. Prima di parlare di tecnologia, chiediamo: quale problema stiamo risolvendo? Come possiamo misurare il valore generato? Come trasformiamo questo in un vantaggio competitivo sostenibile?
Questo protocollo può essere costruito insieme all'imprenditore, perché ogni business ha caratteristiche uniche che richiedono un approccio personalizzato.
La storia ci ha insegnato lezioni durissime sul costo dell'immobilismo. Kodak inventò la fotografia digitale ma scomparve dal mercato perché rimase ancorata al modello di business della pellicola. Blockbuster inventò la possibilità di vedere film a casa propria, ma non credette nella connettività e nello streaming, lasciando spazio a Netflix che oggi domina il mercato.
Al contrario, aziende come Apple e Amazon hanno conquistato fette di mercato enormi diventando leader mondiali indiscussi proprio perché hanno continuamente reinventato il loro modello di business in risposta ai cambiamenti del mercato.
La verità scomoda è questa: le aziende nei prossimi cinque anni devono cambiare. Se non lo fanno, gli strumenti di intelligenza artificiale li spiazzeranno. E quando scegli lo strumento sbagliato e provi a fare variazioni del modello di business attraverso di esso, scoprendo poi che è sbagliato, è troppo tardi per recuperare.
Prima di parlare di marketing, vendite o tecnologia, ogni imprenditore deve avere chiarezza sul proprio modello di business. Le aziende che si propongono di supportarvi nella crescita attraverso marketing o vendite, ma non hanno chiaro il vostro Business Model Canvas, credetemi: non possono realmente aiutarvi.
Il Business Model Canvas è lo strumento che fa sì che chi vi aiuta a fare marketing o a sviluppare le vendite lo faccia con cognizione di causa. Troppo spesso ci si concentra sui tecnicismi (quale social usare, quale CRM implementare, quale campagna lanciare) senza capire bene il modello di business dell'azienda.
Un consulente serio dovrebbe interrogarvi e redigere insieme a voi il Business Model Canvas prima di proporre qualsiasi soluzione. Senza questa base, ogni strategia è costruita sulla sabbia.
Ecco la verità che ogni imprenditore deve accettare: non vendiamo il prodotto, vendiamo il valore di quello che vendiamo. E la maggior parte delle aziende non ha idea di come quantificare questo valore in modo concreto.
La domanda da porsi è: "Come posso aiutare il cliente a migliorare la qualità del risultato che ottiene?" Non "Come vendo il mio prodotto?"
Come Costruire la Matrice del Valore
Dobbiamo redigere una matrice nella quale scriviamo cosa "regaliamo" al cliente. Ogni caratteristica del nostro prodotto o servizio deve essere valutata secondo tre dimensioni.
Template: Matrice del Valore

Come compilarla:
1. Impatto in Euro: Quanto fa risparmiare o guadagnare al cliente questa caratteristica? Sii specifico e basati su dati reali.
2. Risparmio Tempo: Quante ore di lavoro risparmia al cliente? Il tempo ha un costo misurabile.
3. Differenziazione: Il competitor offre la stessa cosa? Questo ti dice dove hai un vantaggio reale.
Questo tipo di matrice vi consente di capire quanto vale ogni singola cosa che date in termini di tempo, soldi e differenza commerciale con i competitor. Quando un cliente vi chiede uno sconto, potete mostrargli questa matrice e dire: "Se togliamo questa caratteristica che vale 12.000 euro all'anno, posso darle lo sconto richiesto".
Il ruolo del commerciale non è solo vendere, ma estorcere informazioni strategiche dal mercato. Ogni vendita vinta o persa è una miniera di dati che deve essere analizzata sistematicamente.
Dobbiamo analizzare:
1. Le scuse dei commerciali: Quando giustificano una mancata vendita, cosa dicono? "Prezzo troppo alto" è quasi sempre una scusa che nasconde la nostra incapacità di comunicare valore.
2. Le ragioni delle vittorie: Sui possibili 40 motivi per cui un cliente sceglie un fornitore, quali sono quelli che hanno funzionato nei nostri casi di successo? Questo ci dice dove investire.
3. I pattern ricorrenti: Ci sono caratteristiche specifiche del cliente ideale che tendono a sceglierci? Età dell'azienda, settore, dimensione, maturità digitale?
Dopo aver costruito la matrice del valore, applichiamo l'esercizio delle tre lenti per avere una visione completa del nostro modello di business.
Prima Lente: Il Cliente Ideale
Chi è davvero il vostro cliente ideale? Non limitatevi a dire "PMI del settore manifatturiero". Andate più in profondità:
• In quale momento ti sei reso conto che quel cliente era ideale per te?
• Quando non chiede sconti compulsivi?
• Quali caratteristiche ha in comune con i tuoi migliori clienti attuali?
• In quale suo problema specifico sei intervenuto?
• Cosa ha apprezzato di te?
• Quali sono i criteri per cui ha deciso di lavorare con te?
Esplorare queste informazioni dei vostri clienti vi aiuta a identificare il cliente ideale in modo scientifico, non basandovi su intuizioni vaghe. Solo così potete spiegare al marketing e ai commerciali chi cercare davvero.
Seconda Lente: Il Valore Percepito
Intervistate i clienti. Intervistate i vostri commerciali. Classificate i vostri clienti per tipologia e identificate il vostro tipo di cliente ideale. Poi andate su clienti simili.
Quando trovate un cliente che percepisce in modo omogeneo il valore che state dando, fate queste domande:
• Quali sono le loro preferenze principali?
• Quali obiezioni sollevano prima di comprare?
• Cosa li ha convinti definitivamente?
Ricordate: il cliente ha comprato la vostra fiducia, non il prezzo del servizio. Se continuate a competere sul prezzo, state comunicando inconsciamente che non avete altro da offrire.
Terza Lente: I Canali e i Punti di Contatto
Analizzate quali sono i punti di contatto con i clienti. Dove ci sono state attività di connessione o disconnessione? Come potete rendere questo percorso più fluido e coerente?
Ma non fermatevi qui. Analizzate cosa comunicano i siti dei competitor con strumenti di analisi digitale. Come sono posizionati online? Quali messaggi usano? Dove investono?
Aiutate i commerciali ad analizzare il cliente prima dell'incontro, studiandone:
• Le caratteristiche economico-patrimoniali
• La struttura organizzativa
• I valori aziendali dichiarati
• Le sfide del settore specifico
Un commerciale che studia per almeno due ore il cliente prima dell'incontro, mettendosi nei suoi panni, avrà una capacità di ascolto e una pertinenza delle domande completamente diversa. Si presenterà come un consulente, non come un venditore.
Una delle strategie più potenti per aumentare il valore percepito e la fidelizzazione del cliente è trasformare progressivamente l'offerta da prodotto puro a servizio. Questo modello si articola in quattro livelli:
1. Prodotto Puro: Vendo un prodotto, il cliente se lo gestisce. Esempio: vendo una fotocopiatrice.
2. Prodotto Aumentato: Aggiungo caratteristiche che aumentano il valore. Esempio: fotocopiatrice + formazione + configurazione iniziale.
3. Servizio Integrato: Il prodotto è accompagnato da un servizio continuativo. Esempio: fotocopiatrice + manutenzione programmata + assistenza.
4. Servizio Puro: Non vendo più il prodotto, vendo il risultato. Esempio: noleggio operativo della fotocopiatrice con tutto incluso, pagamento a canone mensile.
Notate come nel quarto livello il cliente non si preoccupa più di possedere il bene, ma di avere il risultato (stampare documenti senza problemi).
Questo modello crea:
• Ricavi ricorrenti e prevedibili per l'azienda
• Minore resistenza al prezzo (pagare 300€/mese è più facile che pagare 10.000€ subito)
• Maggiore fidelizzazione (il cliente è "legato" al servizio continuativo)
• Opportunità di upselling nel tempo
Chiedetevi: come posso trasformare il mio prodotto in un servizio? Quali elementi posso "servitizzare" per creare valore ricorrente?
Quando parliamo di valore percepito, non possiamo ignorare lo studio di Bain & Company sui 40 elementi di valore che influenzano le decisioni di acquisto nel mercato B2B.
Questi elementi si suddividono in cinque categorie principali:
1. Table Stakes (fondamentali): Conformità normativa, specifiche tecniche soddisfatte, prezzo accettabile
2. Valore Funzionale: Risparmio di tempo, riduzione costi, scalabilità, semplificazione
3. Facilità di Fare Business: Produttività, disponibilità, trasparenza, accesso
4. Valore Individuale: Crescita professionale, riduzione ansia, appeal del brand
5. Valore Ispirazionale: Visione condivisa, impatto sociale, innovazione
La chiave è identificare quali di questi 40 elementi sono più rilevanti per il vostro cliente ideale, e costruire l'intera proposta di valore attorno a quelli. Non potete eccellere in tutti, ma dovete dominare nei 5-7 elementi che contano davvero per chi volete servire.
Un modello di business senza metriche è solo una bella storia. Ecco i KPI fondamentali che ogni imprenditore che vuole superare il milione deve monitorare.
Customer Lifetime Value (CLV)
Quanto vale un cliente nel corso dell'intera relazione con la vostra azienda? Se un cliente medio acquista per 5.000€ all'anno e resta con voi mediamente 4 anni, il CLV è 20.000€. Questo numero vi dice quanto potete investire per acquisirlo.
Formula base: CLV = Valore medio acquisto × Frequenza acquisti annui × Durata media relazione (anni)
Customer Acquisition Cost (CAC)
Quanto costa acquisire un nuovo cliente? Sommate tutti i costi di marketing e vendite, diviso per il numero di nuovi clienti acquisiti nel periodo.
Regola d'oro: Il CLV deve essere almeno 3 volte il CAC. Se spendete 5.000€ per acquisire un cliente che vale 20.000€, siete in una zona sana.
Net Promoter Score (NPS)
Quanti dei vostri clienti vi consiglierebbero attivamente? Su una scala da 0 a 10:
• 9-10: Promotori (ambasciatori del vostro brand)
• 7-8: Passivi (soddisfatti ma non entusiasti)
• 0-6: Detrattori (clienti insoddisfatti)
NPS = % Promotori - % Detrattori
Un NPS positivo è buono, sopra 50 è eccellente. Ma il valore vero è nel follow-up: chiamate i promotori e chiedete "Cosa vi ha entusiasmato?" Chiamate i detrattori e chiedete "Cosa possiamo migliorare?"
Il Valore del Passaparola Quantificato
Qui entriamo in un territorio che pochi esplorano: quanto vale un cliente che vi presenta altri clienti?
Se il vostro CAC medio è 5.000€ e un cliente vi presenta un nuovo cliente senza che voi spendiate nulla, quel cliente referente vi ha fatto risparmiare 5.000€. Dovete tenerne conto!
Praticate degli sconti razionali basati su questo valore. Se un cliente vi presenta 3 nuovi clienti (valore risparmiato: 15.000€), offrirgli uno sconto di 2.000€ sul rinnovo è un investimento intelligente, non un costo.
Create un programma referral strutturato che premia chi porta valore, non basato su intuizioni ma su metriche precise.
Quando agite sul prezzo per chiudere una vendita, state semplicemente erodendo la redditività dell'azienda. Punto. E state comunicando al mercato che non avete altro da offrire se non il prezzo più basso.
Questo innesca una spirale negativa:
1. Abbassate il prezzo per vincere la gara
2. I margini si riducono
3. Dovete tagliare sui costi (qualità, servizio, persone)
4. Il servizio peggiora
5. I clienti sono meno soddisfatti
6. L'NPS crolla
7. Nessuno vi raccomanda
8. Dovete spendere ancora di più in marketing per acquisire nuovi clienti
9. Tornate al punto 1
La via d'uscita? Costruire un modello di business che comunica valore in modo così chiaro che il prezzo diventa secondario. Quando un cliente percepisce che voi gli farete risparmiare 50.000€ all'anno, non discuterà su una differenza di 5.000€ nel prezzo.
Parliamoci chiaro: i clienti hanno paura di introdurre nuovi processi. E i fornitori hanno paura di cambiare il loro processo di vendita. Ma perché tutto questo accade?
Perché il modello di business non si è adeguato al cambiamento del mercato.
Il mercato cambia rapidamente. I clienti cercano partner affidabili, non fornitori. Vogliono un referente unico di cui potersi fidare, qualcuno che li aiuti a fare la scelta giusta. Ma la maggior parte delle aziende continua a proporre prodotti e servizi come se fossimo ancora negli anni 2000.
Il problema non è la resistenza al cambiamento in sé. Il problema è che non abbiamo ripensato come creiamo e comunichiamo valore in un mondo dove:
• Le informazioni sono abbondanti (ma la fiducia è scarsa)
• I competitor sono a un click di distanza
• I cicli decisionali coinvolgono più stakeholder
• Il rischio percepito di una scelta sbagliata è alto
Se avete letto fino a qui, avete le basi per ripensare il vostro modello di business. Ma la conoscenza senza azione è inutile. Ecco cosa dovete fare nei prossimi 30 giorni.
1. Definisci a Chi Stai Vendendo Davvero
Non "PMI del settore X" ma una descrizione dettagliata del cliente ideale basata sui vostri migliori clienti attuali. Caratteristiche demografiche, psicografiche, comportamentali. Se non sapete chi è il vostro cliente ideale, state sparando nel buio.
2. Crea la Tua Offerta Irresistibile
Usando la matrice del valore, quantificate in euro e ore risparmiate cosa offrite. Trasformatelo in una proposta che parli di risultati, non di caratteristiche. "Vi faremo risparmiare 40.000€ all'anno in costi operativi" batte sempre "Il nostro software ha 47 funzionalità".
3. Costruisci Legami Forti, Non Transazioni
Spostate l'offerta dal prodotto puro verso il servizio. Create momenti di contatto regolari. Misurate l'NPS. Premiate i referral. Trasformate i clienti in partner che crescono insieme a voi.
Il modello di business non è un esercizio teorico da fare su una lavagna e poi dimenticare. È l'estensione stessa del vostro business, la mappa che guida ogni decisione: cosa vendere, a chi, come, a quale prezzo, attraverso quali canali.
Nel mio libro "Supera quel dannato milione" approfondisco esattamente questo: come gli imprenditori delle piccole imprese e gli startupper possono scalare oltre la barriera psicologica del milione di euro ripensando il proprio modello di business in modo strategico e misurabile.
Perché il milione non è solo una questione di fatturato. È una questione di struttura, processi, posizionamento, e soprattutto di chiarezza su come create valore per i vostri clienti in modo che sia disposti a pagarvi adeguatamente per quel valore.
Le aziende che nei prossimi cinque anni non ripensano il loro modello di business, semplicemente non esisteranno più. L'intelligenza artificiale, i cambiamenti del mercato, l'evoluzione delle aspettative dei clienti: tutto sta accelerando.
La domanda non è "se" cambiare, ma "quando". E la risposta è: ora.
Se sei un imprenditore che vuole superare il milione di euro o uno startupper che vuole costruire fin da subito un modello di business solido, possiamo lavorare insieme sul tuo caso specifico.
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• Il tuo Business Model Canvas attuale
• La tua Matrice del Valore
• Il tuo Cliente Ideale
• Le opportunità di introduzione dell'AI nei tuoi processi
• La strategia per scalare in modo sostenibile
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Autore: Carmine Lamberti
Carmine Lamberti è CEO di Brain Computing S.p.A., una società italiana di digital consulting evolutasi in "Hybrid Human-AI Company". È autore del libro "Supera quel dannato milione" e consulente per M&A e trasformazione digitale. Ha oltre 25 anni di esperienza nell'aiutare aziende a ripensare i loro modelli di business per adattarsi ai cambiamenti del mercato.
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